giovedì 17 febbraio 2011

manifestazione fascista a Bolzano

Ultimamente si è discusso molto della questione dei monumenti, un problema estremamente scottante in Sudtirolo.

Il 5 marzo l'organizzazione di estrema destra "Casa Pound Bolzano" ha indetto, con la partecipazione della sezione bolzanina del partito "Unitalia", una manifestazione nazionale in difesa delle reliquie fasciste. 
Affermano di sentire minacciata la loro identità nazionale -cosa che in Italia è spesso associata al fascismo- e di difendere i monumenti come simboli della presunta italianità del Sudtirolo. Come "Antifa Merano" in questi ultimi anni abbiamo osservato con preoccupazione la crescita della scena neofascista a Bolzano: Casa Pound, Casa Italia, Blocco Studentesco e altri gruppi non sono altro che tasselli di una più vasta scena di destra.

Un volantino dei neofascisti

La Digos e le "Forze dell'Ordine" hanno sempre dichiarato di monitorare la scena bolzanina che a loro avviso è talmente piccola da non costituire alcun pericolo. Peccato che Bolzano sia universalmente conosciuta, tanto a destra quanto a sinistra, come città fascista anche fuori dai confini provinciali. La città sconta la mancanza di strutture alternative, così come quella di un movimento di opposizione.

Basti pensare che il coordinatore regionale Andrea Bonazza è finito sotto processo, insieme ad altri figuri, per apologia
del fascismo dopo aver ostentato il saluto romano in occasione della commemorazione delle foibe di due anni fa.
Si autodefiniscono "Fascisti del Terzo Millennio" ma nella sostanza la loro ideologia non è cambiata: è solo una nuova facciata con cui presentare le solite idee stantie.

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