martedì 28 febbraio 2012

Einheimische zuerst?! Einwanderer zuGLEICH! - auf nach Bozen!

Die Antifa Meran ruft zu zahlreicher Teilnahme am transnationalen Protest gegen Rassismus und Prekariat auf, der am 1. März auch in Bozen stattfinden wird: 


“24 ore senza di NOI” per dire anche quest’anno
SI a un’Europa interculturale e solidale

Che cosa succederebbe se milioni di immigrati e italiani stanchi di razzismo per un giorno incrociassero le braccia? Anche quest’anno come nel 2010 e 2011 a Bolzano e nel resto d’Italia vogliamo che la giornata del 1 marzo sia un momento di unità tra stranieri, giovani, lavoratori, lavoratrici. Questo è ancora più importante dopo i pogrom dei Rom come quello di Torino e l’omicidio razzista a Firenze di Samb Modou e Diop Mor.
E’ ora di dire che il razzismo non è solo un fenomeno culturale, ma dipende anche da leggi e provvedimenti che considerano i migranti come braccia da sfruttare o nemici da combattere. La crisi economica colpisce tutti i lavoratori, specialmente migranti e i giovani che hanno lavori precari privi di diritti, ma solo per i migranti la disoccupazione può portare alla perdita del permesso di soggiorno e alla clandestinità.

Insieme per la dignità, il lavoro e i diritti!
Per una legge provinciale sull’integrazione che non discrimini!
Per la cittadinanza ai nati in Italia e il diritto di voto amministrativo!
  • Giovani e Immigrati uniti contro la precarietà
  • Per l‘abolizione della legge Bossi-Fini e del reato di clandestinità
  • Contro la tassa sul permesso di soggiorno
  • Badanti: Lavoro salariato, non volontariato
Bolzano, piazza Mostra, martedì 1 marzo 2012, dalle 14,00 alle 20,00
con interventi, musica, informazioni e mostra fotografica

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“24 Stunden ohne UNS” um auch dieses Jahr wieder ein
JA zu einem interkulturellen und solidarischen Europa zu sagen

Was würde geschehen, wenn die fünf Millionen Einwanderer, die in Italien leben, einen ganzen Tag die Arme kreuzen würden? Gleich wie 2010 und 2011 in Bozen und in den Rest Italiens, wollen wir, dass auch heuer der 1. März ein Moment von Einigkeit unter MigrantInnen, Jugendlichen, und ArbeiterInnen sei. Dies ist nach dem Pogrom an den Roma in Turin und den rassistischen Morden von Samb Modou und Diop Mor in Florenz um so wichtiger.
Man muss sagen, dass Rassismus nicht nur ein kulturelles Phänomen ist, sondern auch von Gesetzen und Regeln abhängt, welche die Migranten nur als Arbeitskraft oder als zu bekämpfende Gegner einstuft. Die ökonomische Krise beeinträchtigt alle Arbeiter, insbesondere Ausländer und Jugendliche, die prekäre Arbeiten ohne Rechte haben, aber nur für die Migranten kann die Arbeitslosigkeit zum Verlust der Aufenthaltsgenehmigung und folglich zur Illegalität führen.

Gemeinsam für Würde, Arbeit und Rechte!
Für ein Landesgesetz zur Integration, das nicht ausschliesst!
Bürgerschaftsrecht für in Italien Geborene und Gemeindewahlrecht!
  • Jugendliche und Einwanderer gemeinsam gegen das Präkariat
  • Hausassistenten: bezahlte und nicht freiwillige Arbeit
  • Nein zur Steuer auf die Aufenthaltsgenehmigung
  • Abschaffung des Bossi-Fini-Gesetzes
Bozen, Musterplatz, Dienstag, 1. März 2012, von 14,00 bis 20,00 Uhr
mit Einsprachen, Musik, Infos und Fotoausstellung

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